Capitolo 2
Un incontro inaspettato
Il bagliore del sole penetrava insistente attraverso i piccoli fori della tapparella, abbassata quasi del tutto e nella penombra si poteva vedere, leggera, la polvere sospesa a mezz’aria. Il caldo era incessante, Sabrina non amava tanto le alte temperature a meno che non fosse al mare, in vacanza o in un Resort, Niko sopportava invece sia il caldo che i continui lamenti della sua metà, e guardava Sabrina con occhi languidi, da quando si era ammalata di cancro, anche i suoi lamenti erano diventati indispensabili e piacevoli.
Gigio non aveva le forze di reagire alla torrida afa pomeridiana, e si lasciava svenire senza ritegno sul letto assieme a Sabrina e Niko.
E’ appena terminata, almeno sulla carta, l’estate del 2009, sono passati circa cinque anni da quando Gigio è entrato a far parte della famiglia, e si, la vita è cambiata radicalmente, sembra incredibile quanto un piccolo gattino possa portare così tanta allegria in una casa, ogni giorno non si fa altro che ricordare aneddoti divertenti e marachelle che lo riguardano, i due padroncini si guardarono negli occhi e ricordarono il giorno in cui Gigio inzuppò la coda nella minestra, durante un pranzo, e scoppiarono a ridere, poi velocemente si prepararono per andare a lavoro.
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Gli anni passano in fretta, nel frattempo Bruna e Rino sono diventati nonni di un bel maschietto pestifero, che da poco ha compiuto 4 anni.
Sono quasi le cinque del pomeriggio, e come tutti i giorni, dopo il riposo pomeridiano, escono nel loro giardino per respirare un po’ di aria fresca, soggiornando nelle sedie in vimini, sotto l’ombra degli alberi.
Mentre sorseggiano un bicchiere di acqua fresca, sentono il clacson dell’auto di Sabrina e Niko e con un grande sorriso risposero salutando con la mano. Mentre si girano, il loro sguardo si posò su Gigio, che proprio in quel momento uscì dalla finestra della camera da letto, seguito dal suo solito “orrmao”, Bruna con voce divertita rispose “eh ciao!” Rino accennò un sorriso, poggiò la mano sulla spalla della moglie, e con un cenno del capo, fece capire a Bruna che era arrivato il momento di andare a estirpare le erbacce nel piccolo orticello, che si trovava nel retro. Bruna si diresse verso una casettina in cui sono riposti gli attrezzi prese i guanti e il rastrello e con passo energico lo raggiunse.
Sabrina e Niko erano leggermente in ritardo, ma non se la presero più di tanto, effettivamente, nonostante ormai fosse Settembre, il caldo torrido non aveva ancora mollato la presa, e la clientela preferiva passare i pomeriggi al mare piuttosto che in città, quindi accesero il ventilatore, e si misero a programmare la serata lavorativa.
Le ore sembrano non passare mai, e dato il caldo, decisero di fare una breve pausa, presero le chiavi, appesero il cartello con su scritto “torno subito” e con camminata stanca si diressero verso il bar vicino al negozio. All’interno l’aria climatizzata faceva dimenticare la temperatura esterna i due si guardarono e capirono subito di aver preso la decisione giusta, quindi, con il volto più rilassato assaporarono la dolcezza di un fresco tè alla pesca.
Rientrati in negozio, con il buon umore, Niko si mise a riparare dei computer da consegnare a fine serata, Sabrina invece, decise di dare un ripulita prima di progettare al PC la grafica dei nuovi biglietti da visita e in men che non si dica erano quasi scoccate le 20:30. Procedettero a ultimare i conteggi serali, quindi spensero le luci, e con sguardo felice si diedero un bacio e si diressero presi per mano verso l’auto.
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A casa il profumo dei pomodori raccolti, riempiva l’ambiente, Bruna stava per servire la cena mentre Rino attendeva impaziente facendo zapping seduto nella poltrona davanti al televisore. Erano solo le 20 di sera, ma ad entrambi la pesantezza della giornata dovuta al lavoro nei campi, faceva socchiudere gli occhi.
Appena terminata la cena, Rino con aria stanca, si alza dalla sedia e aiuta Bruna a sparecchiare la tavola, e come di consuetudine, prepara un grosso panino con il pomodoro, per il giorno seguente, da deliziare prima di uscire a fare compere. Bruna nel mentre, riempe il lavandino con abbondante acqua, lava i piatti e le pentole usate per la cena e sistema la cucina, infine mise nuovamente due piatti in tavola, per Sabrina e Niko.
In TV stavano per trasmettere il meteo, entrambi con molta attenzione rivolsero lo sguardo verso le temperature, e videro con piacere che l’indomani si sarebbe presentato più gradevole, forse stava per arrivare l’autunno, i due pensavano alla vigna e al buon vino che avrebbero fatto quest’anno, e mentre si guardavano compiaciuti sentirono squillare il telefono. A quanto pare Sabrina e Niko avrebbero tardato di qualche decina di minuti, quindi con gli occhi rossi dal sonno, decisero di avviarsi verso l’auto per andare dal loro nipotino. Da quando sono nonni Bruna e Rino, ogni notte, vanno a casa della figlia e del genero, entrambi panettieri, per badare al nipotino nelle ore in cui loro lavorano al forno, e accompagnarlo all’asilo la mattina successiva.
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Finalmente di rientro a casa, Sabrina e Niko parcheggiano l’auto nel solito posto, l’aria della sera è piacevole, l’escursione termica a Settembre si fa notare, mentre durante il giorno l’afa è insopportabile, la sera non si può non indossare un giubbotto leggero. Niko lascia aperta la porta nel retro, chiudendo solo la persiana, e mentre aiuta Sabrina a preparare la cena sente strani rumori provenire dal piccolo orticello dietro casa. Inizialmente non ci fece caso.
Sabrina portò la cena in tavola, Niko era felice, amava le delizie che la sua principessa preparava per lui, a Sabrina invece piaceva vedere stampato sul volto di Niko il grande sorriso come quello di un bimbo che ha appena ricevuto un vagone di caramelle.
Sono sempre stati così, uno il continuo dell’altro, due cuori che si muovono all’unisono.
Appena finirono di deliziare la cena, Niko disse a Sabrina di riposarsi, che avrebbe provveduto lui a ripulire la tavola, Sabrina lo guardò con occhi grati, e si diresse verso la camera da letto, notò che Gigio era già sul letto, accoccolato a forma di ciambella. Come la vide entrare mugugnò a modo suo e si allungò come per toccare con la zampina la sua padroncina, Sabrina sfiorò con la mano il suo musino e diede a Gigio un grosso bacio sul naso “Come farei senza di te amore” disse con voce sorridente, poi prese il pigiama da sotto il cuscino e finalmente poté vestirsi in tenuta da notte. Improvvisamente il sorriso diventò più cupo, Sabrina aveva spesso questi sbalzi di umore, da quando si era ammalata, di nascosto da Niko, aveva spesso dei momenti in cui non riusciva a trattenere le lacrime, come ogni sera, guardava allo specchio quel volto gonfio dalle terapie, la testa senza più nemmeno un capello, e si chiedeva se prima o poi sarebbe tornata come un tempo, poi si fece forza, asciugò la lacrima che lenta percorreva la curva della sua guancia, e sentì chiamare il suo nome ” Sabri corri, vieni qua”!
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Niko diede un bacio a Sabrina, e si mise a sparecchiare la tavola come le aveva promesso, mise tutto in ordine per bene, e notò che in televisione stava per iniziare un film che sarebbe piaciuto a entrambi, mentre si dirigeva verso la porta per chiuderla, sentì nuovamente quello strano rumore, forse un miagolio, non si capiva bene.
Incuriosito, guardò fuori ma non vide nulla, quindi si diresse verso la cantina a prendere una lampada portatile e decise di andare a controllare più da vicino.
Meow, meow! Niko si girò verso un cespuglio e vide due occhioni grandi come la luna, e capii immediatamente che si trattava di un piccolo gattino, Niko amava i gatti, come Sabrina, e riusciva a instaurare con loro un rapporto speciale. Si chinò dolcemente, e altrettanto dolcemente quel piccolo musino si avvicinò a lui, si fece subito prendere in braccio, e cominciò a fare le fusa.. Niko con estrema felicità chiamo a gran voce Sabrina, che corse subito verso di lui.
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Per un attimo il tempo si era fermato, Niko e Sabrina avevano appena trovato una dolce micina che non aveva ancora smesso di fare le fusa. Aveva il pelo di tre colori, nero bianco e delle chiazze marrone chiaro, gli occhi giallo verdi, e una piccola macchia sul muso, vicino al naso, come se fosse un neo. Questa particolarità piacque subito ai due, tant’è che per Niko non vi era alcun dubbio, lei sarebbe rimasta, era deciso. Sabrina valutò la situazione, e non era altrettanto sicura, “potrebbe avere un padrone” disse, “abbiamo imposto Gigio, non so se possiamo tenere anche lei, se rimarrà nei paraggi, la teniamo con noi”! Disse concludendo Sabrina.
Guardarono la gattina, e le diedero subito dell’acqua e dei croccantini, lei sembrò apprezzare, e mentre mangiava le fusa rimbombavano per tutta la stanza, i due si guardarono negli occhi e si misero a ridere. Dalla camera da letto videro arrivare con passo felpato, Gigio, sperarono non si arrabbiasse per questa inaspettata violazione di domicilio. Come incuriosito si avvicinò borbottando, si fermò e vide che c’era un intruso, senza dare nessuna soddisfazione, proseguì senza distogliere lo sguardo, si mise sulla poltrona e continuò a fissare la nuova arrivata.
Niko e Sabri, dopo essersi accertati che la gattina non avesse traumi, prepararono un giaciglio fuori, nella veranda, al riparo, le lasciarono la ciotola dell’acqua e altri croccantini, e speranzosi diedero la buonanotte alla gattina.
La mattina non tardò ad arrivare, e i due appena svegli andarono subito a vedere se c’era ancora. Ovviamente lei era li, pronta a fare le fusa.
Niko e Sabrina attesero impazienti Bruna e Rino per dare loro la lieta notizia! <3
Era il 28 Settembre 2009 ed entrò ufficialmente a far parte della famiglia, Lilah!
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